Il governatore della Bce  Mario Draghi, nei giorni scorsi ha presentato il Quantitative easing, l’acquisto di titoli pubblici su vasta scala per combattere la deflazione nella zona euro.
Il piano di acquisti nel complesso vale 1.140 miliardi, con acquisti mensili da 60 miliardi a partire da marzo 2015. Gli acquisti proseguiranno “almeno fino a settembre 2016” o quando l’inflazione tornerà nella norma, che per la Bce equivale a una crescita annuale del 2 per cento.Ovviamente un'operazione di questo tipo comporta dei rischi non trascurabili,soprattutto per la Germania., ed infatti il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, e il membro tedesco del board della Bce, Sabine Lautenschläger, sono stati gli unici membri del Consiglio ad opporsi  anche se  secondo Mario Draghi il dissenso era dovuto alla tempistica e alla necessità del programma di Quantitative easing. I tedeschi, infatti, temevano che questo significasse esporre i contribuenti al rischio di subire perdite superiori, rispetto alla loro quota d'impegno europeo: la Germania possiede di fatto il 17 % del capitale della Bce, ma nelle peggiori delle ipotesi, si sarebbe trovata ad essere l’unico Paese forte abbastanza da poter aiutare gli altri in difficoltà. Per evitare ciò, Draghi ha trovato un compromesso: l’80 % del rischio dei nuovi acquisti di bond graverà sulle banche centrali nazionali, il 20 % sulla Bce. Compromesso che frena, però, l'influenza positiva della manovra su Piazza Affari.
Ma quello che ci interessa realmente sapere è cosa accade al mercato? Quali sono i reali vantaggi?
In primis aumenta la quantità di euro in circolazione, quindi si indebolisce il tasso di cambio con le altre valute, un vantaggio per le imprese dell’eurozona che esportano. Le banche si liberano di titoli di Stato vendendoli alla Bce. Questo libera risorse da poter prestare alle imprese che ne fanno richiesta. Il fatto che la Bce compri bond ne diminuisce i rendimenti e può rendere meno costoso per i governi finanziarsi sul mercato. E chi vende alla Bce i titoli che compra, reinvestirà almeno parte dei soldi incassati su altri titoli, quindi i prezzi delle azioni saliranno e i rendimenti delle obbligazioni scenderanno. Le Borse andranno al rialzo e si genererà un aumento di ricchezza, sia pure solo sulla carta, che potrebbe spingere i consumi e far ripartire l'economia. Se così fosse con l'aiuto essenziale della classe politica, come sottolinea Draghi, si potrà voltare pagina e superare la crisi.

Quantitative easing : facilitazione quantitativa, sovente con la locuzione inglese quantitative easing (QE), si designa una delle modalità con cui avviene la creazione di moneta da parte di una banca centrale e la sua iniezione, con operazioni di mercato aperto, nel sistema finanziario ed economico.
La deflazione è, in macroeconomia, una diminuzione del livello generale dei prezzi. Il fenomeno opposto si definisce inflazione. La deflazione non va confusa con la disinflazione, che descrive semplicemente un rallentamento del tasso di inflazione.
L’obbligazione (bond in inglese) in ambito finanziario è un titolo di debito emesso da società o enti pubblici che attribuisce al suo possessore il diritto al rimborso del capitale prestato all'emittente alla scadenza, più un interesse su tale somma. Un'obbligazione tipica sono ad esempio i titoli di Stato.
mi permetto di scriverle perché so che è molto umile, aperto a tutto e tutti (blasfemia a parte, naturalmente).
Giorni fa è stato nella mia città, da Lei stesso definita "difficile".
Ora, io naturalmente convengo con Lei, Napoli è una città difficile, impegnativa, incoerente, ma per me, resta sempre la più bella del mondo.
Anzi, colgo l'occasione per ospitarLa ogni qualvolta ne sentirà il bisogno, avrà voglia, magari anche per sempre!
Il Maschio Angioino è pronto a diventare la Sua residenza, certo non è Città del Vaticano, ma si sentirà più tranquillo.
Ecco, è proprio di questo che vorrei parlarLe: la Sua sicurezza.
Vede Sua Santità, l'Isis ormai minaccia quotidianamente la città che La ospita attualmente.
La mia città si difende bene, noi discendiamo da Masaniello e co.
Dagli eroi delle IV giornate, noi, la difesa della nostra città ce l'abbiamo nel sangue...
Quindi, caro Bergoglio, senza screditare gli amici romani (discendenti dell'Impero più vasto della storia), ma non hanno saputo neanche preservare la propria arte da 4 ubriaconi olandesi (figuriamoci cosa farebbero dinanzi agli squilibrati e sedicenti pseudo-figli di Allah...
Mi creda, faccia le valigie e si trasferisca nel paese del sole e del mare.
Anche perché gli argentini, qui, hanno dato sempre il meglio...
E chissà, magari un giorno potrà convincere Maradona ad allenare il Napoli, Lavezzi a ritornare...
Oh! Sua Santità, gliene saremo riconoscenti a vita.
Io, personalmente Le porterei frolla e caffè, tutte le mattine.
Spero faccia la scelta giusta.
E: "cà a Maronn v'accumpagn!"